Il caccia di scorta è un concetto di aereo da combattimento della Seconda guerra mondiale, progettato per scortare bombardieri fino ai loro obiettivi. Un caccia di scorta deve avere un raggio d'azione sufficiente a raggiungere l'obiettivo, incrociare sopra di esso per la durata dell'incursione al fine di difendere i bombardieri, e fare ritorno.
Alcuni caccia pesanti bimotore con alta capacità di serbatoio furono progettati per compiti di scorta prima della Seconda guerra mondiale. Questi caccia pesanti in larga misura non erano all'altezza del ruolo prefisso, perché surclassati in manovrabilità dai più agili caccia a motore singolo. Nel corso della guerra, progetti di caccia con maggiore autonomia e il ricorso a serbatoi sganciabili permisero ai caccia monomotore di coprire il ruolo di scorta.
Nel dopoguerra l'avvento dell'esoreattore, intrinsecamente con minor autonomia, rese arduo realizzare caccia di scorta. Tra gli anni 1950 e i 1960 balenò il concetto del caccia di penetrazione,[1] ma non si passò dal piano dottrinale alla costruzione effettiva di velivoli. Finita la Seconda guerra mondiale, il ruolo del caccia di scorta andò svanendo, dato che la teoria moderna del combattimento aereo privilegia la nozione di supremazia aerea, connessa alla capacità di una forza aerea di svolgere azioni efficaci. La supremazia aerea implica precisamente la situazione in cui una forza aerea domina uno spazio aereo al punto di poter condurre qualunque operazione senza subire interferenze provocate dalla forza aerea ostile. Combattere un avversario che ha imposto la propria supremazia aerea in un dato spazio di combattimento è molto più difficile, dato che ogni tattica offensiva o difensiva verrà probabilmente soverchiata.[2]
© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search